Giacomo Precone

E mentre intorno
tutto crolla,
temerario, cavalco
l’onda del ricordo
in una folle frenesia
che sa
di polvere e muffa.
Ostinata passione,
nel richiamo
d’attesa perduta,
presente e costante
traversi i miei giorni
e scompigli con foga
i pensieri,
intanto che
gli occhi,
già lucidi un tempo,
or restano, spenti,
negletti alla deriva.
Terrena follia
quel continuo mutare
d’effigi e di suoni
adagiati dal vento
che ora,
tra odor di salmastro,
nell’ aria pesante
si sciolgono
un tanto.
Ed eccomi,
ascolto
in silenzio:
tra tanta rovina
urla sordo
e incessante
il richiamo di te
e lievita,
spietato nell’io,
un ti amo
soltanto.